Il 21° Premio Cairo
La 21° edizione si è tenuta a Palazzo Reale a Milano e ha segnato la ripartenza del mondo dell’arte contemporanea italiana. Venti giovani promesse, selezionate dalla redazione di Arte, hanno esposto le loro opere in una mostra imperdibile. La giuria, composta da critici d’arte e direttori di museo, ha selezionato la vincitrice Giulia Cenci.
Grazie alla collaborazione con Impatto Zero di LifeGate, che ha stimato l’impatto ambientale della manifestazione tenendo in considerazione i consumi energetici, la mobilità dei partecipanti, il materiale promozionale, i rifiuti prodotti e i pasti consumati alla cena di gala, le emissioni di CO2 generate da questo evento sono state calcolate, ridotte e compensate mediante crediti di carbonio generati da interventi di creazione e tutela di foreste in crescita in Madagascar.
Rinnovata la media partnership con il Corriere della Sera, che ha ospitato lo streaming dell’evento su corriere.it.
Seguite la pagina Instagram @premiocairo per conoscere i finalisti e vedere gli highlight della serata inaugurale.
Una nuova, prestigiosa edizione per premiare i migliori volti nuovi dell’arte contemporanea.
Gli artisti selezionati
La giuria
La giuria è presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo - Presidente Fondazione Patrizia Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Con lei nel parterre dei giurati: Mariolina Bassetti - Presidente Christie's Italia; Gabriella Belli - Storico dell'arte, già Direttore Fondazione MUVE, Musei Civici di Venezia; Luca Massimo Barbero - Direttore dell’Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia; Ilaria Bonacossa - Direttrice del Museo nazionale dell’arte digitale di Milano; Lorenzo Giusti - Direttore della Gamec (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) di Bergamo; Andrea Viliani - Direttore Museo delle Civiltà di Roma.
La vincitrice
Giulia Cenci vince il 21° Premio Cairo con l'opera "Untitled", vasca da bagno, resina, polveri, pigmenti, cm 83,5x193,5x82,5.
Nata a Cortona nel 1988, si forma all’Accademia di Belle arti di Bologna e alla St. Joost Academy a Breda, in Olanda. Finalista al MAXXI Bulgari Prize 2020, tra i traguardi più importanti ricordiamo le mostre Tallone di ferro al Museo Novecento (Firenze, 2021), Futuruins a Palazzo Fortuny (Venezia, 2019) e la partecipazione, nel 2022, alla 59a Biennale Arte di Venezia.
"Untitled"
Giulia Cenci, vincitrice del 21° Premio Cairo
Vasca da bagno, resina, polveri, pigmenti, cm 83,5x193,5x82,5.
L'opera premiata
I protagonisti delle opere di Giulia Cenci (Cortona, 1988, vive ad Amsterdam e a Cortona) sono perturbanti ibridazioni di uomo, animale e macchinario. Nel caso dell’opera realizzata per il Premio Cairo, Untitled, un lupo (il calco di una sagoma da tassidermista) è immerso in una vasca idromassaggio: la sua postura distesa può ricordare quella di un uomo che si gode il refrigerio, ma anche quella di un animale esanime oppure morto − e come sottinteso occhieggia una grottesca citazione della Morte di Marat di Jacques-Louis David. La vasca è “sventrata” e lascia intravedere le sue componenti interne, il suo “scheletro”, come se fosse anch’essa un organismo o come se facesse parte di un unico corpo assieme al lupo. Con il suo abituale uso di materiali di recupero associato alla tecnica del calco, l’artista porta avanti la sua riflessione su “corpo organico e corpo artificiale”, come spiega lei stessa.
«Mi preme esplorare il rapporto con i macchinari che abbiamo creato: sono nostre estensioni, ma allo stesso tempo siamo sottomessi a essi». Spesso organizzati in installazioni complesse ed estese a un’intera stanza, in questo caso sotto forma di singolo elemento scultoreo/installativo, i lavori dell’artista corteggiano il macabro e il paradossale spingendo lo spettatore a interrogarsi su ciò che sta vedendo. La repulsione iniziale porta anche a un rispecchiamento nell’opera da parte di chi guarda, a interrogativi sulla deriva tecnologica contemporanea, sull’idea di violenza soggiacente ed esplicita, ma anche sulla resistenza dell’individuo in un mondo complesso e per molti versi ostile.
Stefano Castelli
La motivazione
"Quando la condizione umana risulta sconvolta da un presente ostile e inquietante, gli artisti sanno farsi interpreti lucidi della realtà. Per aver saputo rappresentare con potenza formale l’incontro tra esseri viventi e mutazioni tecnologiche, tra naturale e artificiale, tra identità e alterità, la giuria assegna all’unanimità il 21° Premio Cairo all’opera “Untitled” di Giulia Cenci." La sua opera ha vinto il premio di 25.000 euro.