Il 19° Premio Cairo
Si è tenuta il 15 ottobre a Milano, nelle prestigiose sale di Palazzo Reale, la premiazione del 19° Premio Cairo, curata della redazione del mensile Arte della Cairo Editore.
Gli artisti selezionati
Questi i venti artisti under 40 partecipanti con opere inedite:
Giuseppe Abate, Paolo Amico, Romina Bassu, Thomas Berra, Paolo Brambilla, Alessandro Calabrese, Gabriella Ciancimino, Valentina Colella, Fabrizio Cotognini, Matteo Fato, Daniele Franzella, Oscar Giaconia, Sophie Ko, Christian Leperino, Iva Lulashi, Carlo Miele, Isabella Nazzarri, Edoardo Piermattei, Nazzarena Poli Maramotti, Giorgio Tentolini.
La giuria
A decretare la vittoria dell'opera di Fabrizio Cotognini, scelto tra i 20 artisti under 40 selezionati dalla redazione di Arte, è stata la prestigiosa giuria del Premio Cairo 2018 presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, e composta da: Luca Massimo Barbero, Direttore dell'Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Cini di Venezia; Mariolina Bassetti, Presidente di Christie's Italia; Bruno Corà, storico e critico d’arte, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri di Città di Castello; Gianfranco Maraniello, Direttore del MART di Rovereto; Mimmo Paladino Artista internazionale e protagonista della Transavanguardia italiana.
Il Vincitore
Fabrizio Cotognini vince il 19° Premio Cairo con l'opera Aurora, 2018, matite, inchiostro, biacca, mylar e oro 24k, su incisioni originali del XVIII secolo, cm 70x100x12 ciascuna, e libro d'artista, cm 25x190.
Nato nel 1983 a Macerata. Vive e lavora a Civitanova Marche (MC).
Tra le mostre si segnalano:
2018 Evidence, a new state of art, National gallery, Tbilisi (Georgia).
2017 Disio. Nostalgia del futuro, Istituto Italiano di Cultura, Caracas (Venezuela).
Da sinistra, Filippo Del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano, Fabrizio Cotognini, vincitore del 19° Premio Cairo, Urbano Cairo, presidente della Cairo Editore e Michele Bonuomo, Direttore dei mensili Arte e Antiquariato.
Aurora 2018, matite, inchiostro, biacca, mylar e oro 24k, su incisioni originali del XVIII secolo, cm 70x100x12 ciascuna, e libro d'artista, cm 25x190 Foto Massi Ninn
matite, inchiostro, biacca, mylar e oro 24k, su incisioni originali del XVIII secolo, cm 70x100x12 ciascuna, e libro d'artista, cm 25x190.
L'opera premiata
Partendo da antiche incisioni originali, tratte da opere celebri di grandi maestri come Guercino e Guido Reni, Fabrizio Cotognini elabora nuove icone ispirandosi alla letteratura e all'alchimia. In Aurora, l'artista interviene infatti sulle antiche stampe tratte dagli affreschi dell'allegoria dell'Aurora, dipinti entrambi a Roma, da Guercino, nella Villa Ludovisi, e da Reni, nel Casino dell'Aurora Pallavicini.
Cotognini usa la matita, l'inchiostro, la biacca e la foglia d'oro per portare alla luce le geometrie nascoste nelle due composizioni, introducendo nel suo lavoro anche parole, disegni e altre immagini, prese dalla cultura popolare. Ne sono un esempio i fiori ricorrenti nelle due incisioni, inseriti a matita anche nel libro d'artista, che costituisce il terzo elemento compositivo dell'opera, che concorrono a formare un cerchio immaginario, rivelando una simbologia sottesa: il ciclo naturale e immutabile del tempo.
La motivazione
L’opera vincitrice, Aurora, è stata premiata con la seguente motivazione:
“Per la capacità di armonizzare in chiave contemporanea storia dell'arte e cultura popolare attraverso il filtro dell'alchimia, della letteratura, della pittura colta e, non ultimo, della bellezza”.