Stefano Perrone

Monza, 1985
Artista

22° Premio Cairo

Nato a Monza nel 1985. Vive e lavora a Milano

La dimensione introspettiva e psicologica in relazione alla società contraddistingue la poetica di Stefano Perrone (Monza, 1985), che realizza dipinti popolati da volti, soggetti mutevoli, still life, immagini trovate in Rete, ai quali interpone linee, vettori, segni grafici dai toni brillanti, per delinearne il perimetro o al contrario sovvertire la staticità della composizione. Per il Premio Cairo l’artista ha creato il dipinto Does butter go bad? Not as quickly as you might think, reinterpretando un’immagine trovata online che pubblicizza un bene alimentare d’uso comune. Si tratta della riproduzione di una pagina Internet, dove il burro appare in forma di composizione nell’area superiore come una fotografia stock e al contempo una natura morta contempora-nea, mentre nel riquadro inferiore si accostano immagini di dimensioni ridotte dello stesso soggetto, ossia i cosiddetti “contenuti correlati”, che appaiono all’utente nel motore di ricerca Google. «La navigazione online è ormai parte dominante della nostra attività quotidiana, dove le immagini e i video sono protagonisti, spesso in maniera invasiva sotto forma di pop-up o annunci promozionali», spiega l’artista. Inoltre, lo screenshot dipinto da Perrone è alterato dai testi trasfigurati in “gradienti” e da una linea vettore che collega le varie icone e introduce il dinamismo in un sistema relazionale mutuato dall’estetica informatica.

 

Arianna Baldoni

Does butter go bad? Not as quickly as you might think, 2023,

olio su tela, cm 200x152.