bn+Brinanovara
22° Premio Cairo
Giorgio Brina, nato a Milano nel 1993, e Simone Novara, nato a Milano nel 1994.
Vivono e lavorano a Milano.
Nei lavori realizzati fin qui dal duo bn+BRINANOVARA (Giorgio Brina, Milano, 1993, e Simone Novara, Milano, 1994) un singolo spunto tratto dalla storia dell’arte, radicalmente rielaborato con taglio ipercontemporaneo, fungeva da “puntello” per l’intero quadro. Nel caso del dipinto realizzato per il Premio Cairo, Autoritratto (fritture da portineria), le “citazioni infedeli” sono due. La Maschera funeraria di Agamennone viene inserita come elemento proverbiale eppure ambiguo, diviso tra realtà ufficiale e narrazione – l’attribuzione al re acheo e persino l’autenticità sono state messe in dubbio dopo il rinvenimento da parte del celebre archeologo Heinrich Schliemann. Nel dipinto, le fattezze del sovrano vengono ulteriormente deformate con una puntinatura eseguita a mano ma dal sapore digitale. Più sommesso nelle dimensioni, ma altrettanto d’impatto, in basso al centro compare il piede in marmo di un putto di un’acquasantiera della Basilica di San Pietro. La plasticità della scultura viene resa in bianco e nero, in modo solo parzialmente illusionistico. Come sempre nello stile del duo, i riferimenti “fluttuano” in un intrico di segni, contrasti cromatici inaspettati, piani pittorici sovrapposti. «La partizione del quadro in due zone simmetriche», spiegano gli artisti, «simboleggia il fatto di lavorare in due, come una sorta di “doppio artista”. La stessa maschera di Agamennone è duale, perché potrebbe essere una effige del sovrano oppure un autoritratto di Schliemann».
Stefano Castelli
olio, acrilico, vernice spray su lino, cm 190x190.