ELTJON VALLE

Pur nella mancanza di una figura chiaramente identificabile, nel dipinto realizzato per il Premio Cairo da Eltjon Valle (Kuçovë, Albania, 1984) la materia raggrumata suggerisce istintivamente scenari lunari, marziani o comunque relativi a terre lontane e differenti. Se molte sue opere precedenti attingevano alla sua esperienza personale in modo più diretto con sottintesi espliciti di denuncia, qui si tratta, come indica il titolo New space, di invocare poeticamente e simbolicamente «nuove terre, territori comuni liberi da confini e costrizioni », come dice lui stesso. Terra, colore e petrolio vengono miscelati e sparsi sulla tela per poi lasciare il dipinto “libero” di delinearsi, sottoposto a una lunga fase di asciugatura durante la quale le sostanze reagiscono e si solidificano. In precedenza suo materiale distintivo, il petrolio diventa dunque qui un elemento pittorico al pari di altri. In un mix di inevitabile casualità e di capacità di controllo, l’artista ha messo a punto in corso d’opera il processo di realizzazione, osservando e imparando a conoscere le reazioni della materia. Abbandonando temporaneamente mezzi espressivi con i quali si è fatto conoscere, come l’installazione oppure l’utilizzo e la modifica di oggetti di recupero, Valle si dedica alla pittura in modo peculiare, dando vita a un metodo ripetibile di opera in opera, che però può dar vita a risultati ogni volta diversi grazie all’interazione tra i materiali e la tela.

Stefano Castelli