Giuditta Branconi

Sant'Omero (Teramo), 1998
Shortlist

22° Premio Cairo

Nata a Sant’Omero (Teramo) nel 1998.
Vive e lavora tra Milano e Teramo.

Idipinti di Giuditta Branconi (Sant’Omero, Teramo, 1998) sono fiabe contemporanee che attraverso il gesto pittorico ci introducono a un universo femminile affascinante e sfaccettato, popolato da soggetti mitologici o immaginari cui si affiancano, occasionalmente, ritratti di personaggi reali. Protagoniste dell’opera in concorso, intitolata väninna, sono tre donne particolarmente care all’artista, esempi di forza e coraggio, una sorta di «irriverente trinità». Al centro della composizione svetta infatti la figura stravagante di Pippi Calzelunghe, iconico personaggio dell’immaginario infantile dall’animo ribelle che rifiuta di sottostare alle regole e alle aspettative del mondo adulto: qui è rappresentata mentre impugna con tenacia una spada rivolta al cielo e sembra reclamare una libertà senza compromessi. Alla base del quadro, quasi a sorreggere la giovane ragazza come consigliere fidate, ci sono Carla Lonzi e Monique Wittig, scrittrici, teoriche e figure centrali per i movimenti femministi degli anni Settanta tra Italia e Francia. Come in tutti i suoi lavori, anche in questo caso Branconi procede per “accumulazione”, dipingendo sul fronte e sul retro della tela fino a saturare lo spazio pittorico con simboli, dettagli di quadri, incisioni e tatuaggi attinti da un archivio personale aggiornato quotidianamente. L’intento, nelle parole dell’artista, è quello di «creare un dizionario nuovo, capace di narrare di nuove possibilità, libertà e pace».

Martina Nardi

väninna, 2023,

olio su tela, cm 150x100.