Il 6° Premio Cairo
Con la VI edizione del Premio Cairo la figurazione italiana cambia, cerca nuove soluzioni, intreccia relazioni diverse e inaspettate. Le ultime leve non solo tagliano definitivamente il cordone ombelicale che legava la ricerca attuale al Novecento e ai temi del dopoguerra, ma addirittura sembrano rinnegare ogni parentela perfino con le generazioni dei Luca Pignatelli, dei Federico Guida, degli Andrea Chiesi, tanto per citare i vincitori di alcune edizioni del passato.
I protagonisti dell’appuntamento 2005 hanno padri e fratelli spirituali tra i guru della grafica pubblicitaria, vantano il piglio dei registi dei videoclip, danno l’occhio all’evoluzione del gusto e del design mentre si appropriano della comicità surreale oggi nuovamente in voga. Insomma, portano un vento nuovo nel mondo della pittura, della scultura e del video guardando altrove, trovando lontano spunti e riferimenti. Tenuto conto che, per la prima volta, quest’anno i partecipanti al Premio sono stati scelti dai lettori di Arte in una rosa preselezionata da dieci maestri già affermati, l’evento può valere come un imprimatur. Studio Azzurro e Salvo, Montesano e Zorio, ovvero esponenti storici di punta della figurazione, della fotografia e dell’arte povera, hanno visto in Armenia, Arruzzo, D’Amaro, Ehrenfeld, Galliani, Laboratorio Saccardi, Pasini, Piovaccari, Ricci e Zamboni i possibili eredi. Quelli capaci di dimenticare davvero la loro lezione.
Gli artisti selezionati
I 10 artisti selezionati sono: Giuseppe Armenia, Gabriele Arruzzo, Valentina D’Amaro, Manuel Ehrenfeld, Michelangelo Galliani, Laboratorio Saccardi, Carlo Pasini, Luca Piovaccari, Stefania Ricci, Alberto Zamboni.
La giuria
La Giuria è composta da: Daniela Clerici, Rosellina Archinto, Fabio Cavallucci, Massimiliano Gioni, Gianfranco Maraniello, Jean-Hubert Martin, Marco Pierini, Stefano Zecchi.
Il Vincitore
Nel 2005 la selezione dei nomi in concorso è affidata a dieci maestri italiani di fama internazionale: Omar Galliani, Piero Gilardi, Aldo Mondino, Gian Marco Montesano, Giulio Paolini, Fabrizio Plessi, Salvo, Studio Azzurro, Massimo Vitali, Gilberto Zorio.
Vince per la prima volta una donna, Valentina D’Amaro, che partecipa con un paesaggio.
Opera premiata: Senza titolo, 2005, olio su tela, cm 135x220.
olio su tela, cm 135x220.
L'opera premiata
Valentina D’Amaro, pittrice, legata alla figurazione, lavora sul rigore, sulla ripetizione insistita del medesimo soggetto, portato alle estreme conseguenze. Ogni minima variante è frutto di una lenta, lentissima costruzione, mentre unico tema è il paesaggio ottenuto con due soli colori, il verde e il bianco. Soggetto centrale è il taglio dell’orizzonte. L’artista punta così a una pittura pura e concettuale, senza fronzoli e orpelli, che arriva dritta al centro dell’idea (luca beatrice).
La motivazione
Un paesaggio dominato dall’orizzonte piatto e silenzioso della campagna, resa con un verde uniforme. Una natura sempre uguale a se stessa.